Siamo noi stessi i limiti per i nostri sogni, al pari di quanto siamo noi stessi i geni che li potranno esaudire.

Roberta la Viola

Vuoi iniziare un percorso di miglioramento?

I contatti per prenotare o chiedere informazioni sono 377.53.63.173 o effettocoaching@gmail.com
La prima sessione è GRATUITA.

martedì 15 gennaio 2013

Rispetto...

Rispetto, quante volte pensiamo di non riceverne?

Quanto spesso lasciamo la conversazione con qualcuno e sentiamo di non essere stati rispettati, ma cosa è il rispetto?

Credo che spesso confondiamo il significato di questo termine con un altro, accordo.
Sentiamo di non essere in accordo con qualcuno o meglio, spesso sentiamo che il nostro interlocutore non sia in sintonia con il nostro modo di pensare e allora percepiamo quella divergenza di opinione come una mancanza di rispetto.
In passato, anticamente, nella famiglia il genitore sentiva la mancanza di rispetto del proprio figlio quando questi non seguiva le tracce del padre, o quando sceglieva secondo principi non stabiliti dalla famiglia di origine.

Oggi, quell'atteggiamento mentale tipico di quel modello di famiglia, si esprime spesso negli atteggiamenti mentali e verbali che esprimiamo nelle nostre comunicazioni con gli altri.
Credo che spesso sentiamo che qualcuno sia stato irrispettoso nei nostri confronti, mentre in realtà ciò che abbiamo vissuto sia semplicemente una divergenza di opinione.

In pnl si fa spesso riferimento ad un concetto: "la mappa non è il territorio"
E' un concetto meraviglioso che apre a spunti di riflessione molteplici, questo però ci potrebbe portare ad un post troppo lungo.

E come possiamo allora sintetizzare questo concetto, che la pnl ha preso in prestito A. Korzybski?

"Qualche volta le nostre percezioni e la nostra lingua ci allontanano dai fatti con i quali abbiamo a che fare; la nostra comprensione di ciò che sta accadendo perde aderenza strutturale con ciò che sta realmente accadendo."

Quindi, siamo sempre certi che ciò che abbiamo vissuto sia proprio ciò che ricordiamo o ciò che "sentiamo" di aver vissuto?

Proviamo ancora, questa volta con un'immagine:

Cosa avrà voluto dire Magritte, quando dipinse questo quadro?
Magari niente, magari altro da ciò che diremo qui; io ho sempre interpretato questa immagine come un'altra possibile rappresentazione di ciò che Korzybski intendeva quando affermò che la mappa non è il territorio.

In altre parole, questa non è una pipa poiché si tratta di una rappresentazione di essa, ed in quanto tale questa pipa non può essere riempita di tabacco, non può essere accesa e, di conseguenza, non può essere fumata....

Trovo che questa immagine sia emblematica e sia da sola capace di spiegare la soggettività dell'esperienza, al pari de la mappa non è il territorio. 

Rispetto, o forse accordo?

Nessun commento:

Posta un commento

puoi contattarmi per prenotare la tua prima sessione gratuita.